Teatro Tango mette in scena IL TANGO DI STRAVINSKY al Filodrammatici di Milano il prossimo 28, 29 e 30 aprile. Vi serviamo volentieri come antipasto l’inizio della commedia seguita dal celebre brano musicale di cui gli attori, la regista, l’autore si sono innamorati giorno dopo giorno. E a piè di pagina trovate anche qualche primo piatto, interviste, foto, approfondimenti… Abbiamo anche ottenuto il patrocinio del Comune di Milano, come potrete verificare cliccando sulla locandina qui a sinistra… Speriamo sia un pranzo di vostro gradimento! Per prenotare cliccate su PRENOTAZIONI (in alto sulla pagina di teatrotango.it) o mandate un SMS al numero 338 3971534, indicando nome e cognome, la data prescelta e il numero dei biglietti.
Hollywood 1942. Negli uffici del famoso musicista Igor Stravinsky arrivano dall’Italia un padre e una figlia intraprendenti: vogliono acquisire per una serie di concerti in Europa lo spartito del meraviglioso tango per solo pianoforte composto da Stravinsky nel 1940. Invece del maestro incontrano rane, un rospo e il diavolo. ma tutto è bene quel che finisce bene… Ecco l’inizio della commedia, che spiega anche la fotografia, reale, di una rana pubblicata sulla locandina:
In scena papà Stanislao e la figlia Coco. Un tavolo, due sedie. In alto, sospesa al centro della scena, campeggia un ritratto fotografico in bianco e nero di Igor Stravinsky.
Coco (indica la foto di Stravinsky): Papà Stan, quello nella foto è lui?
Stanislao: Lui chi?
Coco: Igor Stravinsky?
Stanislao: Sì, è lui.
Coco: Sicuro che sia lui?
Stanislao: A Hollywood mettono negli uffici la foto del capo, il direttore, il titolare, il padrone. Sempre. Una mania americana.
Coco: Sicuro che sia lui, papà Stan?
Stanislao: Una faccia inconfondibile.
Coco: Non mi piace.
Stanislao: Anche a me non piace.
Coco: La foto, non mi piace.
Stanislao: La foto non piace neanche a me.
Coco: Ma la faccia, dico, la faccia non mi piace.
Stanislao: A me la faccia piace. Uomo intelligente. Un genio.
Coco: E gli occhi, papà?
Stanislao: Gli occhi, Coco?
Coco: Ha uno sguardo… da rana.
Stanislao: Rana?
Coco: Sai quando una rana alza la testa sui ciottoli di una palude e ti dice: cosa vuoi da me? Perché sei qui? Mi guardi strano. Perché mi guardi strano? Sono una rana. Cosa credi? Una rana. Sem-pli-ce-men-te una rana.
Stanislao: Le rane non mi sono mai piaciute.
Coco: (ride) A me piacciono le rane. (ride) Mi sono sempre piaciute. (Ride) Mi dài un bacio, papà Stan? (fa per baciarlo, con passione)
Stanislao: No! (la respinge bruscamente)
Coco: Perché no?
Stanislao: Non è questo il momento…
Se poi avete tre minuti di tempo e volete ascoltare il tango per solo pianoforte di Igor Stravinsky, eccolo: