Il Tango di Stravinsky

ASPETTANDO GODOT, ANZI IL DIAVOLO

Come in Aspettando Godot il signor Godot non si palesa mai, anche qui, ne Il Tango di Stravinsky, del signor Stravinsky neanche l’ombra. “Neanche l’ombra”… chissà perché dalla penna-tastiera è venuto fuori proprio questo modo di dire (che il diavolo ci abbia messo lo zampino?!). Perché, a dire la verità, se parliamo di ombre, misteri, segreti e strane coincidenze ne è pieno tutto lo spettacolo (e non solo).

Cominciamo col dire che in questa commedia scritta da Paolo Pietroni ci sono, oltre che papà Stanislao e la figlia Coco, ben 3 diavoli – che si somigliano quasi come gocce d’acqua, stesse labbra, stessi occhi, stesse caviglie! Nei panni di tre funzionari fanno di tutto per impadronirsi del violino di Coco in cambio dello spartito del tango di Stravinsky. Sarà un caso che il musicista e compositore, quando da Lucerna arrivò a Milano nel 1915, ospite a casa del futurista Marinetti e dei suoi amici, la Ca’ Rossa in corso Venezia, abbia suonato al pianoforte il suo Uccello di fuoco “come un ossesso indemoniato” (così lo ricorda Francesco Cangiullo)? Sarà una semplice coincidenza che a Milano Stravinsky abbia trascorso “tre giorni indimenticabili” (e tre – 28, 29 e 30 aprile – sono i giorni di rappresentazione al Teatro Filodrammatici di Milano, e ancora tre – 26, 27 e 28 maggio 2016 – quelli al Teatro La Scala della Vita di Milano)?

E ancora, sarà un caso che il ritratto del maestro, appeso in scena durante tutto lo spettacolo, sia stato fatto dall’eclettico Domenico Arena, l’attore che interpreta il diavolo per tutte e tre le volte? Sarà una strana concidenza che la rana – a cui Stravinsky somiglia, secondo Coco – è uno dei pochi animali che ha una specie “diabolica” chiamata Beelzebufo ampinga – da Belzebù e bufo (rospo in latino) – ovvero la rana diavolo, che risale alla notte dei tempi, cioè a 70 milioni di anni fa?

Il ritratto di Stravinsky, disegnato da Domenico Arena, e la locandina dello spettacolo.

Il ritratto di Stravinsky, disegnato da Domenico Arena, e la locandina dello spettacolo.

Che siano coincidenze o no, sarete voi a dirlo, quindi lasciamole perdere per il momento. E invece di parlare di chi non c’è (il signor Godot o il signor Stravinsky), parliamo piuttosto di chi c’è (e di quello che succede nelle prove… che voi umani non potete neanche immaginare!). C’è il signor Stanislao, «papà dell’ex bambina prodigio che lo fa dannare nel vero senso della parola», dice Oscar Vaccari, l’attore che lo interpreta. Dannare, perché? Non per una, ma per ben due ragioni.

«La prima è la meno molesta, in fin dei conti»: dall’inizio Stanislao si ritrova a giocare (in senso metaforico) una partita a scacchi con il diavolo e, non contento, sfida un secondo diavolo e, non contento ancora, ne pungola un terzo (non chiedeteci come va a finire, dannazione!). «La seconda ragione», sempre secondo Oscar, «è – per così dire – più fastidiosa»: Silvia Adelaide, l’attrice che interpreta Coco, sul palco è una “mina vagante” (in senso buono, naturalmente). Da quando la regista Elisabetta Vicenzi le ha dato carta bianca sull’improvvisazione, per essere al 100% «l’elemento di disturbo tra papà Stan e il diavolo di turno», non la ferma più nessuno. Anche nei tre giorni di rappresentazione al Teatro Filodrammatici, promette di «divertirsi come nelle prove, anzi di più,di trovare mille nuovi modi per far impazzire Oscar e per infastidirlo il più possibile».

Il tango di Stravinsky10

D’altra parte quale bambina al mondo non cercherebbe di attirare l’attenzione di un genitore a tutti – proprio tutti – i costi? Proprio per questo, la piccola Coco si avvinghia a papà Stan come un Boa Constrictor, si lancia per terra sotto gli occhi allibiti del copione e fa il gioco delle tre carte con gli occhiali di Domenico, l’attore che in scena soffre «di tripla personalità diabolica», interpretando Christopher Bukowski, Violette Auberjonois e Harrison Reinhart. E, si sa, scherzare con il diavolo è molto, molto pericoloso, figuriamoci con tre (non chiedeteci come va a finire, dannazione, vi possiamo svelare solo una cosa: che molto presto i 3 attori ci confesseranno in un’intervista come è cambiata davvero la loro vita – quella di tutti i giorni – dopo aver incontrato il diavolo…).

Info: “Il Tango di Stravinsky” – 28, 29, 30 aprile 2016 – Teatro Filodrammatici, Milano – per prenotazioni cliccate qui.

 

—————————- testo di Marianna Sax, 5 marzo 2016 —————————-

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