Personaggi

CESARE CADEO

La sera dopo la prima della commedia SEGRETI (23 novembre 2015), Cesare Cadeo è salito puntualmente sul palcoscenico di Teatro Tango e ha letto una poesia di Pablo Neruda, “Il mio cane è morto”, nonostante all’alba di quello stesso giorno, 23 novembre, il suo amato cane pastore, Sheva, lo avesse lasciato per sempre, dopo una malattia che ha il solo nome della vecchiaia. Pochi giorni dopo la morte di Diesel, una cuginetta di Sheva, anche lei pastore, non tedesca ma belga, uccisa da un terrorista a St.Denis, ci piace ricordare quella sera speciale di Cesare, che fu ancora più bravo del solito leggendo quella poesia di Pablo Neruda: Il mio cane è morto:

“L’ho sotterrato in giardino, vicino a una vecchia macchina arrugginita. Lì, non più sotto né più sopra si unirà con me un giorno. Ora egli ormai se n’è andato col suo pelame, la sua cattiva educazione, il naso freddo… Ahi, non dirò la tristezza sulla terra di non averlo più come compagno che mai per me è stato un servitore… Ahi quante volte ho voluto avere coda camminando vicino a lui lungo le rive del mare, nell’Inverno di Isla Negra, nella gran solitudine: in alto l’aria trafitta d’uccelli glacialie il mio cane che saltava, irsuto… il mio cane vagabondo e olfattivo inalberando la sua coda dorata faccia a faccia all’Oceano e alla sua schiuma. Allegro allegro allegro come i cani sanno essere felici, senza nient’altro, con l’assolutismo della natura sfacciata. Non v’è addio per il mio cane che è morto. E non v’è né vi fu menzogna fra di noi. Se n’è andato ormai e l’ho sepolto, questo è tutto”.

Chiunque ha vissuto l’esperienza dolorosa, ineluttabile (alla fine tuttavia di un’esperienza lunga e meravigliosa) di perdere il suo cane che tanto ha amato, può certamente riconoscersi in questa bellissima poesia di Neruda. I grandi poeti ci fanno appunto questo dono sublime: il riconoscimento.

Cesare Cadeo, nella prossima stagione leggerà sul palcoscenico di Teatro Tango le pagine di uno spettacolo intitolato STANOTTE HO FATTO UN SOGNO, una testimonianza scritta da voi stessi (per saperne di più: cliccate nella voce INTORNO AL TANGO, sul menù in alto, la voce Stanotte ho fatto un sogno). Uno spettacolo che si ripeterà ogni anno: cambieranno i sogni e i nostri amici avranno così l’occasione per diventare autori.

Potrebbe piacerti anche