Film & Tango

BANDERAS BALLA CON LA BELLISSIMA MARIA

Il tango è un ballo dalla grande valenza sociale, lo sostengono in tanti, in cui si condivide, ci si affida, si guida e ci si lascia guidare, si comunica, si sfida e ci si arrende, si costruisce qualcosa insieme, ci si seduce a vicenda e – perché no? – ci si riscatta anche dalle ingiustizie e dall’emarginazione. Come succede ai ragazzi di strada del film Ti va di ballare?. E, poi, guardate le loro espressioni e capirete che veder ballare un tango con ispirazione ha una potenza maggiore di mille parole… Insomma, per comprenderlo veramente, bisogna per forza ballarlo.

“Ti va di ballare?” (2006), regia di Liz Friedlander, con Antonio Banderas, Katya Virshilas, Rob Brown, Dante Basco, Alfre Woodard, Yaya DaCosta. Il film è ispirato alla vita di Pierre Dulaine, ballerino pluripremiato e noto negli Stati Uniti per aver introdotto il ballo nelle scuole:

 

 

CHE COSA STA SUCCEDENDO (nel film):
Pierre Dulaine (Antonio Banderas), che insegna ballo in una scuola privata, decide di dedicarsi anche a una classe disagiata. Per catturare l’interesse dei ragazzi difficili, chiede a Morgan (Katya Virshilas), un’allieva della sua scuola, di ballare con lui un tango come dimostrazione. E i ragazzi rimangono a bocca aperta…

CHE COSA DICE ANTONIO BANDERAS (sul tango):
“Non sono un ballerino di tango. Sono un attore che fa finta di saperlo ballare – come faccio finta di saper combattere con la spada o di andare in sella a un cavallo. Mi ci è voluto un po’ per ottenere dei risultati discreti, ma devo ammettere che sono stato agevolato dal fatto di avere una buona fisicità. Mi so muovere e imparo alla svelta. Così, all’inizio, a Los Angeles due coreografi mi hanno dato una mano. Dapprima è stato difficile, ma poi i miei piedi hanno preso letteralmente il volo. Nel tango – e nei balli da sala in genere – ho scoperto un mondo che prima di allora pensavo non esistesse. Ora ho capito dove sta la meraviglia: nel poter condividere qualcosa con qualcun altro. E quando balli con una donna, la sostieni, fai qualcosa insieme, allora tutto cambia, perché devi essere attento più a lei che a te stesso. Questa è, secondo me, l’essenza del ballo che, avendo a che fare con la fiducia e la sintonia, può davvero essere un’ottima terapia. È tutta questione di dare e di condividere”.

IL BALLO PIU’ IMBARAZZANTE PER BANDERAS?
“Il tango con Chita Rivera nel musical Nine a Broadway. Lei indossava un vestito molto scivoloso di seta e io ero bendato. Allora abbiamo eseguito un movimento molto, molto vicino alla prima fila e per poco non ho perso la presa. Tutto il teatro ha avuto un sussulto. Sono contento di non aver lanciato Chita Rivera in mezzo all’orchestra!”.Banderas

CHE COSA DICE IL VERO PIERRE DULAINE:
“Tango, walzer, rumba – insegnati con il mio metodo – riescono a risvegliare la sicurezza, il rispetto, la rispettabilità, le buone maniere, lo spirito di collaborazione e la predisposizione ai rapporti sociali”.
Una piccola parentesi: Dulaine nel 1994 ha fondato Dancing Classrooms, un’organizzazione no-profit che vede nella danza uno strumento educativo per recuperare ragazzi dalla strada, insegnandogli ad avere fiducia nel prossimo.
Una piccola curiosità: nel 2013 viene girato, in un certo senso, il seguito di Ti va di ballare? con il titolo Dancing in Jaffa, in cui Delaine interpreta se stesso (qui sotto potete vedere il trailer). Nel film Delaine torna a Jaffa, luogo in cui è nato, e insieme a Yvonne Marceau (sua partner di ballo dal 1976) insegna a bambini israeliani ebrei e palestinesi a ballare insieme.

CHE COSA DICE DULAINE (della performance di Banderas):
“Non è un ballerino professionista, questo è certo, e non so quale ostacolo psicologico sia riuscito a superare nella sua mente, fatto sta che nel tango che ha ballato è riuscito a essere così leggero sui quei suoi dannati piedi da risultare fantastico”.

QUANDO KATYA VIRSHILAS SI È INNAMORATA DEL TANGO?
“Da piccola, nella sala da pranzo dei miei genitori, mi è sempre piaciuto intrattenere amichetti e parenti con coreografie di danza. Ma l’amore per il ballo da sala – rumba, paso doble e, in particolar modo, il tango – è nato guardando una gara in televisione. Da quel momento o deciso che quella sarebbe stata la mia strada”. E da grande è diventata campionessa per 4 volte del British Columbia Dancesport (dal 1998 al 2002) e vincitrice del Canadian Latin Dance Championship (2001).

CHE COSA DICE KATYA (della sua performance e di quella di Banderas):
“Questo tango è stato votato come uno tra i 10 balli più belli presenti nei film. Eppure ricordo bene che il giorno delle riprese ero così malata che non riuscivo nemmeno a parlare! Per quanto riguarda il mio partner… be’, Antonio è Zorro e ciò che non gli manca di certo è il sapersi muovere bene”.

CHI È MARIA?
Chi è “la ballerina di tango, ragazzina non sposata, che ha aiutato Banderas a perfezionare la tecnica del ballo durante le riprese di Ti va di ballare?, di cui lui si è innamorato a prima vista e che gli ha chiuso la porta in faccia, non una volta ma dieci volte” (qui l’articolo che ne parla)? La sua identità è avvolta nel mistero. L’ipotesi più probabile è che sia proprio Katya Virshilas. Tante, infatti, le coincidenze:

  1. è una ballerina di tango argentino? Altroché: questa è la sua specialità, così si legge nel curriculum della talent agency londinese Olivia Bell (è bene sapere che sa anche ballare il latino americano e il… burlesque).
  2. ha aiutato Banderas a perfezionare la tecnica di ballo durante il film? Assolutamente sì: è stata la sua insegnante.
  3. era una ragazzina non ancora sposata? Certamente, nel 2006, era una 23enne(è nata il 10 settembre 1983 in Lituania da genitori israeliani e poi è cresciuta in Canada) senza la fede al dito: si è sposata nel 2012, in un castello della Loira, con il ballerino e campione danese Klaus Kongsdal.
  4. assomiglia alla donna robot di Automata? Giudicate voi…

paragone

Appurata questa serie di coincidenze, vi starete sicuramente chiedendo: ma come sarà mai uscito il nome “Maria”? Il mistero diventa ancora più fitto…

Se a scegliere questo nome di fantasia fosse stata Katya, allora dovremmo supporre che avesse un significato molto importante. Un momento che le ha cambiato definitivamente la vita (in meglio) è stato quando ha “tenuto a battesimo” Richard Gere e Jennifer Lopez in Shall we dance? (2004). Da quell’istante è diventata “l’insegnante di tango delle star di Hollywood”. Indovinate un po’ come si chiamava il tango ballato dalla coppia Gere-Lopez? “Santa Maria (Del Buen Ayre)”!!!

Se, invece, fosse stato Banderas a chiamarla così, confermerebbe un recente studio secondo il quale Maria è il primo nome “di fantasia” che viene in mente a spagnoli, latino-americani e italiani, per chiamare una donna di cui si voglia proteggere l’anonimato.

O, forse, tutte queste sono solo supposizioni e Maria è davvero Maria e non sapremo mai la sua vera identità. Certo è che, se a maggio (Katya ha appena dichiarato ai followers di Twitter di essere incinta!) vedrete sulle prime pagine dei giornali della Gran Bretagna (dove Katya è un idolo, grazie a un programma simile a Ballando con le stelle) titoli che annunciano la nascita di una figlia che chiameranno Maria, allora non ci saranno più dubbi…

Katya incinta ok

 

—————————- testo di Marianna Sax, 5 febbraio 2016 —————————-

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