Ora pro nobis

IL MIO CANE, IL TUO CANE, IL SUO CANE

Abbiamo scritto che la commedia ORA PRO NOBIS, in scena al Filodrammatici di Milano i prossimi 20, 21, 22 aprile, vuole essere un omaggio a Dino Buzzati che disegnò il Duomo di Milano nella sua essenza, senza santi visibili, come fosse una montagna sacra (così come dice il personaggio di San Giovanni Damasceno). Ma il personaggio centrale della commedia è un cane e Buzzati disegnò un cane in una piazza simile alla piazza del Duomo, per la sua vastità, il suo mistero, la sua idea che comprende e conserva anche l’idea stessa di ogni cane amato nel corso del tempo da noi uomini. Lo vedete qui sopra. E soprattutto quel cane mi ha portato a scrivere ORA PRO NOBIS. Quel cane insieme al mio cane, che ho amato per 16 anni, poiché fanno parte della stessa idea. Mi piace qui riportare un piccolo, piccolissimo, meraviglioso raccontino scritto da Dino Buzzati per accompagnare quel disegno. Leggetelo, conservatelo, amatelo.

 

Dino Buzzati con il suo cane che gli ha ispirato il disegno per illustrare questo raccontino:

“E’ leggenda che le anime dei cani, una volta staccatosi dal corpo mortale, anziché puntare, come le nostre, verso questa o quella destinazione – chi all’inferno, chi al purgatorio, chi al paradiso e così via – si concentrino tutte in un luogo stabilito, riunendosi democraticamente a formare un solo grande cane che, con l’andar del tempo, acquista dimensioni sempre più imponenti. Ciò non avviene in una campagna o in una foresta o su una di quelle nuvole che servono da piedestallo ai santi. Poiché l’ideale dei cani, strano che sembri, è la casa dell’uomo, il cagnone dell’aldilà vive in una cittadina costruita e abitata appunto dall’uomo; solo che, precisamente, nessuno sa dove sia. La piazza principale, vastissima, è destinata ad ospitare il multanime che, essendo fatto di spiriti disincarnati, non ha bisogno né di mangiare né di bere, né di andare di corpo, né di correre dietro la palla, ma ha bisogno soltanto di amore, che lo consoli dei molti rimpianti. Che statura ha raggiunto ormai il favoloso animale? Risposta: la sommità della schiena, in posizione accovacciata, tocca i quarantacinque metri di quota. E di che razza è? Qui sorgono feroci discussioni. Chi lo pretende bastardo per eccellenza, confluendo in lui tutti i sangui possibili e immaginabili. Chi invece lo vuole di stirpe nobile, dovendo esso incarnare il simbolo più puro ed eletto della vasta specie. In pratica, ciascun teologo gli attribuisce la razza da lui preferita. Come ho fatto appunto io”.

Ognuno di voi sarà portato, dalla mano di Buzzati, a interpretare questo raccontino secondo la sua personale esperienza. Io, per esempio, penso che quel vasto, imponente cane non sia fatto di molte anime ma unicamente dall’anima del cane che ho amato. Il quale ogni giorno che passa si accresce dei pensieri e del mio vivere sempre con lui accanto. nonostante lui non mi accompagni più in carne e ossa. Ma la sua idea sì, perciò si accresce, si avvicina all’infinito, come accade soltanto per un grande amico, immortale, come accade soltanto per un Santo, se uno ha ricevuto il dono di credere nella santità di un uomo, di una creatura. E quando mi accade di pensare al mio Schatz, di rivederlo al mio fianco, mi accade di pensare anche ai cani guida, poiché mi rendo conto che prima di incontrarlo ero, in fondo, un uomo cieco che lui ha guidato in modo nuovo lungo i sentieri della vita, facendomi vedere e capire e amare cose che non sarei riuscito a vedere, capire, amare senza di lui.

Il mio cane: Schatz

Perciò è sembrato bello a me e alla compagnia di Teatro Tango riservare ORA PRO NOBIS esclusivamente per invito agli amici che ci hanno seguiti in questi anni, invitandoli anche a fare, volontariamente e non obbligatoriamente, una piccola, libera offerta all’Ente Cani Guida dei Lions, la sera in cui vedranno la commedia. Come omaggio, come tributo al raccontino di Buzzati. Come gesto di riconoscenza all’Amicizia, che ci lega ai nostri cani, ai nostri amici, ai santi (per chi ha il dono di credere ai santi). Così come recita il concetto di base della commedia ORA PRO NOBIS.

E non dimenticate, se desiderate essere invitati al Filodrammatici il 20, 21, 22 aprile 2017, ore 21, di prenotare il vostro invito scrivendo una mail a  info@teatrotango.it  scrivendo il vostro cognome e nome, la data prescelta, e il numero di posti (1 oppure 2).

E se ne provate il desiderio, ecco un bellissimo video sul servizio dei Cani Guida dei Lions:

Uno dei Cani Guida dei Lions

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