Un amore

LA VERA FACCIA DI UN AMORE

Che faccia aveva Laide, la ragazza squillo di cui l’architetto Dorigo si innamora perdutamente nel romanzo Un amore di Buzzati? Lo scrittore la descrive all’inizio del terzo capitolo ma anche la disegna su un foglio bianco e il confronto è curioso e attendibile, poiché sappiamo che dietro a Laide si nasconde Stefania, la ragazza squillo di cui Buzzati si innamorò perdutamente e veramente nella sua vita, la minorenne incontrata in una casa di appuntamenti che lo fece soffrire di gelosia per tanti anni. E la donna del ritratto disegnato da Buzzati è appunto Stefania piuttosto che Laide.
Si legge nel terzo capitolo:
“Era là, seduta sul divano lungo. Lui ne ebbe al primo sguardo un’impressione gradevole però niente di straordinario,
Un faccino pallido, reso arguto dal naso dritto e prominente, dalla bocca piccola, dagli occhi tondi e attoniti. C’era qualcosa di fresco, di popolaresco, ma non volgare.
Guardò, cercando di misurare il piacere che ne sarebbe presto seguito. Si accorse che l’ovale del volto era bellissimo, puro, benché non avesse niente di classico.
Ma soprattutto colpivano i capelli neri, lunghi, sciolti giù per le spalle. La bocca formava, muovendosi, delle graziose pieghe. Una bambina.
La bocca aveva labbra sottili ma rilevate non apertamente sensuali, però maliziose. Il labbro inferiore, relativamente, sporgeva un poco, tanto più che il mento era piccolo, stretto e di profilo rientrante. Non aveva rossetto.
La bocca era ferma e tesa, molto piccola in proporzione alla faccia, ma importante. Tutta la faccia era compatta per la tensione estrema della giovinezza. Era una faccia decisa, spiritosa, ingenua, furba, pulita, provocante. Lui si ricordò di una Madonna di Antonello da Messina. Il taglio del volto e la bocca e la bocca erano identici…”

Sulla copertina della prima edizione di Un amore (Mondadori, marzo 1963) non compare nessuna donna ma un disegno del pittore Enrico Baj:

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Nelle edizioni successive si impone il ritratto di una giovane donna sensuale e provocante ricavato da un dipinto sadomaso dello stesso Buzzati:

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E la Madonna di Antonello da Messina? Eccone una assolutamente compatibile con il ricordo dello scrittore:

Infine arriviamo al volto di Silvia Adelaide, l’attrice scelta per interpretare Laide nella commedia “Un amore” in scena al Teatro Filodrammatici di Milano il 16, 17, 18 giugno 2016, ore 21. Laide, come dice la ragazza squillo all’architetto Dorigo, è il diminutivo di Adelaide, e se non altro Silvia Adelaide porta questo stesso nome… Ma le labbra sono piuttosto sottili che carnose, i capelli sono neri. il naso è diritto e all’insù. Il fisico, seno piccolo, corpo nervoso e magro, corrispondono alla protagonista del romanzo molto più della ragazza copertina che è diventata l’icona editoriale del libro di Buzzati. Insomma, bravura di attrice a parte (Silvia è davvero brava) gli autori della commedia, Paolo Pietroni e Lorenzo Viganò, e la regista Elisabetta Vicenzi sono soddisfatti e, sinceramente, stupiti. Giudicherà, come sempre e come è giusto, il pubblico:

Silvia Adelaide, l’attrice che impersona Laide nella commedia “Un amore”, riduzione teatrale del romanzo di Buzzati.

Dulcis in fundo, questo è il tango che, insieme ai tanti tanghi della gelosia costellanti le 9 scene della commedia (cantati da Milva, Nilla Pizzi, Luciano Tajoli, Adriano Celentano, Vasco Rossi e altri), è il filo conduttore di tutta la riduzione teatrale: un tango immortale: “Caminito” del grande Carlos Gardel:

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